Nella Tana del Giaguaro

In occasione del 60° anniversario dell’emigrazione abruzzese verso le colonie agricole di Boa União, Itiruçu e Jaguaquara, Zoe pubblica un libro fotografico corredato da un approfondito studio su un caso storico fino ad ora trascurato.
Gli autori, Giuseppe Benedini e Matteo Arquilla, accompagnati nella ricostruzione dalle parole dei diretti protagonisti, dalle immagini fotografiche e da documenti inediti, ripercorrono più di mezzo secolo della nostra storia dal dopoguerra a oggi, per conoscere i luoghi e i protagonisti dell’epopea italiana nelle terre tropicali della Bahia.
I casi di Boa União, Itiruçu e Jaguaquara si inquadrano nel più ampio fenomeno dell’emigrazione italiana nel secondo dopoguerra che interessò molte altre regioni del mondo e dello stesso Brasile. È una delle storie di un popolo in cerca della propria continuità, anche quando ciò comportava l’abbandono della propria terra e delle proprie abitudini in favore di un “nuovo mondo”.
Una terra straniera, ma accogliente, che coinvolge l’emigrante in una dialettica fra tradizione e integrazione e che ha come sintesi la pratica quotidiana, cosciente o incosciente, della multiculturalità.
Gli autori, Giuseppe Benedini e Matteo Arquilla, accompagnati nella ricostruzione dalle parole dei diretti protagonisti, dalle immagini fotografiche e da documenti inediti, ripercorrono più di mezzo secolo della nostra storia dal dopoguerra a oggi, per conoscere i luoghi e i protagonisti dell’epopea italiana nelle terre tropicali della Bahia.
I casi di Boa União, Itiruçu e Jaguaquara si inquadrano nel più ampio fenomeno dell’emigrazione italiana nel secondo dopoguerra che interessò molte altre regioni del mondo e dello stesso Brasile. È una delle storie di un popolo in cerca della propria continuità, anche quando ciò comportava l’abbandono della propria terra e delle proprie abitudini in favore di un “nuovo mondo”.
Una terra straniera, ma accogliente, che coinvolge l’emigrante in una dialettica fra tradizione e integrazione e che ha come sintesi la pratica quotidiana, cosciente o incosciente, della multiculturalità.

Il libro, stampato in circa 600 copie, ha carattere divulgativo ed è stato presentato in diverse sedi istituzionali della Regione Abruzzo, con il coinvolgimento di testimoni privilegiati del fenomeno migratorio dell'epoca. La maggior parte delle copie del libro sono state donate alle biblioteche pubbliche e private della Regione.